ZANAZZI, RIBELLE IN BICICLETTA

(da “Pane e Gazzetta”, di Marco Pastonesi)

Marco Pastonesi

Renzo Zanazzi

Renzo Zanazzi

Ieri mattina, a Milano, è morto Renzo Zanazzi. Aveva vinto tre tappe al Giro d’Italia, una nel 1946 e due nel 1947, e indossato la maglia rosa tre giorni nel 1947.

Aveva quasi 90 anni. Fino a un anno fa, sulla carta d’identità la data di nascita poteva tranquillamente essere ritenuta incredibile e falsificata se fosse stato possibile valutare soltanto gli occhi, diabolici, le gambe, reattive, lo spirito, vulcanico, e le voglie, inesauribili. Insomma, quella che nel mondo del ciclismo si chiama fame, e che è la molla per tagliare il traguardo – anche solo per un attimo – prima di tutti gli altri.

Mantovano di Marcaria, milanese fin da piccolo, Renzo è sempre stato un grande se non grandissimo. Un grande trascinatore dei suoi due fratelli minori, Valeriano e Mario, anche sulle strade del professionismo. E un grande trascinatore nel ciclismo, in tutte le sue forme, su sterrato, asfalto, prati, pista, e poi da allenatore, dirigente, organizzatore, tecnico, e poi da cantastorie, testimone, ambasciatore, missionario, e sempre da corridore. Perché a parte l’ultimo anno, Renzo non ha mai smesso di andare in bici. Da quelle da corsa, dovunque, velocissimo, fino a quella fissa, in cantina, saltando anche sulle moto con cui allenava stradisti e pistard (anche Moser prima dei record dell’ora) e finendo su una bicicletta da donna in cui pedalava, quasi travestito per non farsi riconoscere da chi lo sapeva indistruttibile, inarrestabile, irrefrenabile, irriducibile.

Il suo ciclismo era quello avventuroso degli anni Trenta e Quaranta, poi quello di Bartali e Coppi, ma anche di Malabrocca e Pinarello, negli anni Cinquanta. Gregario di Bartali nella Legnano, gregario di Coppi in Nazionale, gregario di Magni nella Ganna. Eppure anarchico, ribelle, libero, sempre attaccante, cattivo, esplosivo, ostinatamente diretto, schietto, vero. Dinamite pura, la sua, perché il suo motore era così contadino e operaio, così semplice e umano, che gli bastava un solo caffè per mandarlo fuori giri e, nel caso, procurargli i crampi.

Zanazzi ci mancherà lungo i Navigli, fra le risaie, in quelle stradine silenziose che solo lui conosceva fin nelle crepe, nella ghiaietta, nei tombini. Ogni pedalata era una lezione, ogni curva un ripasso, ogni sguardo una battuta, ogni giornata una tappa.

La vita è un Giro infinito, amava dire. E invece è finito.

IL GIORNO DELLA MEMORIA

Venerdì 24 Gennaio

 Incontro dedicato a Bartali e Bassi in occasione del Giorno della Memoria

(Aula Consiliare, Via Manzoni 1, Canegrate)

Intervento del Presidente

 Buonasera a tutti, devo dire che quando Claudio Frenati, Presidente della Canegratese mi ha comunicato questa iniziativa riguardante l’ indimenticato campione Gino Bartali ho pensato all’atleta che ha vinto tre giri d’Italia, due Tour de France, quattro Milano-Sanremo, tre giri di Lombardia e tanto altro.                                      

Ho poi pensato che avrebbe potuto riguardare il Bartali protagonista al Tour del 1948 di una impresa straordinaria che consentì di placare gli animi e di fatto evitò una possibile guerra civile a seguito dell’attentato di cui era stato vittima Palmiro Togliatti.                                                           

Ho anche pensato che poteva essere che  il 18 luglio ricorre il centenario della nascita di Gino Bartali.

 In realtà questa sera siamo qui per ricordare il Bartali eroe che il 23 settembre scorso è stato dichiarato “GIUSTO TRA LE NAZIONI” che è il massimo riconoscimento che Israele assegna ai non Ebrei che hanno rischiato la vita per salvare quella anche di un solo Ebreo. 

Questo riconoscimento proietta indubbiamente in tutto il mondo, non solo il Campione Bartali, ma l’eroe che ha salvato ottocento persone e che anche a tutti noi, da quel 23 settembre 2013 ha modificato il modo con cui abbiamo sempre pensato e guardato a Gino Bartali.

 Non vi nascondo che quando ho sentito la notizia, io cresciuto in una famiglia antifascista, ho pianto dalla commozione e ho pensato a mio padre, grande appassionato di ciclismo che tifava  per Gino Bartali, a quanto gli avrebbe fatto piacere sapere che il suo campione aveva salvato anche ottocento persone riscattando l’onore di quella Italia che ebbe il coraggio di dire no alle barbarie naziste e fasciste.

 Conoscendo mio padre vi assicuro che sarebbe sicuramente partito in treno per la Toscana, non avendo mai fatto la patente, per abbracciare il suo campione- eroe.

 Mi sono anche ritornate alla mente le discussioni, tra mio padre e mio zio tifoso di Coppi, che facevano durante le chilometriche e tradizionali partite a tre-sette del sabato sera tra i miei parenti a casa dei miei genitori, discussioni che non trovavano mai soluzioni univoche e che terminavano sempre con la frase dello zio che dichiarava che però Bartali non aveva mai vinto un titolo mondiale.

Penso, anzi sono sicuro, che con questo straordinario riconoscimento il nostro Gino Bartali compensi abbondantemente quella lacuna e volendo fare il tifoso al posto di mio padre risponderei a mio zio  che come minimo questo fatto ha assegnato a Gino Bartali ben ottocento maglie iridate e per quanto riguarda mio zio Gaetano posso garantirvi che sarebbe stato d’accordo.

A titolo di curiosità vi dico che nonostante la situazione in  famiglia io ero troppo piccolo per tifare Gino Bartali però qualche impulso deve essermi arrivato in quanto ho tifato per molti anni per un altro toscanaccio di nome Gastone Nencini.

Tra i tanti pensieri che mi sono frullati per la testa, uno mi incuriosiva più di altri ed era su ciò che avrebbe detto e fatto il suo amico rivale Fausto Coppi se lo avesse saputo.                                         

La risposta che mi sono dato è che sarebbe stato straordinariamente felice e orgoglioso di avere al fianco un amico-rivale che si è seduto tra i grandi della storia del mondo per avere salvato tantissime persone.

 Non vi nascondo che ciò  che mi ha colpito maggiormente di Gino Bartali è l’avere mantenuto per se questa parte straordinaria della sua vita.                                                                   

 L’altra straordinarietà è che per compiere queste imprese abbia utilizzato lo strumento della sua grande passione e cioè la bicicletta per aiutare a sfuggire dalle leggi razziste e dalle persecuzioni centinaia di ebrei.

 Non dimentichiamoci inoltre che Gino Bartali ha messo in pratica ciò che tutti noi diciamo  e cioè che lo sport, in questo caso il ciclismo, è una scuola di vita e di solidarietà.                                                                          

Naturalmente il nostro Gino Bartali ha portato la solidarietà ad un livello altissimo.                                                                                                   

 Non posso dimenticare Giacomo Bassi di cui non conoscevo la storia e per questo vi ringrazio di avermi offerto la possibilità di scoprire che ha lavorato anche nel comune di Brugherio confinante con Carugate dove abito  e trasferitosi qui ha salvato una famiglia di cinque persone tenendole nascoste per oltre un anno e per questo  verrà ricordato per sempre come un Giusto tra le Nazioni.   

 Voglio ringraziare Andrea Bartali e nel contempo incitarlo a proseguire nel far conoscere a sempre più persone ciò che ha fatto il suo indimenticabile babbo.                                          

 Voglio naturalmente ringraziare i promotori di questa iniziativa e cioè l’Amministrazione Comunale di Canegrate, l’Unione Ciclistica Canegratese e gli Amici della FIAB.                                                                           

 Mentre all’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, oltre a ringraziarli, dico che la vostra funzione non si è affatto esaurita  in quanto è necessario che assieme a tutte le persone a cui sta a cuore la democrazia, si continui  a spiegare ai giovani, ma anche agli adulti con la memoria corta, cosa sono state le leggi razziali, i campi di sterminio, l’olocausto e le persecuzioni, affinchè tali barbarie non debbano mai più ripetersi per non dovere mai più scrivere altri nomi nel “Giardino dei Giusti tra le Nazioni”.                                                                                                            

 Termino dicendo, se pure in maniera postuma, a Giacomo Bassi e Gino Bartali che siamo orgogliosi di ciò che avete fatto. 

 Vi ringrazio dell’attenzione

 IL PRESIDENTE CP FCI MILANO

 Valter Cozzaglio

“Vento. L’Italia in bicicletta lungo il fiume Po” – Il Film

Il documentario di Paolo Casalis, Pino Pace e Stefano Scarafia sul viaggio di 630 km in otto giorni da Torino a Venezia dimostra la fattibilità di quella che potrebbe diventare la più lunga ciclabile d’Italia.

Per saperne di più ed acquistare il DVD: http://filmvento.wordpress.com/

Oggetto:        Riunione Società Sabato 18 Gennaio, ore 14:30,CP Via Piranesi 46 – Sala C

In riferimento a quanto in oggetto, si è tenuto l’ incontro presso la nostra sede in Via Piranesi 46, per discutere dei seguenti argomenti

AGENDA

 1.       Resoconto finanziario 2013

2.       Bilancio previsionale 2014

3.       Finalizzazione calendario gare 2014 per tutte le categorie (inclusivo di Hinterland 2014)

4.       Ipotesi Campionati Provinciali2014

5.       Varie ed eventuali

 Di seguito le minute dell’incontro.

25 Società presenti (denominazione abbreviata):  Robecco S/N, Abbiategrasso, Senaghese, Pessano, Biringhello, Marcoli, Libero Ferrario, Rescaldinese, Carugatese, Galbiati, AVIS NSN, Bettolino, Busto Garolfo, Enjoy Bike, Vittuonese,  S. Giuliano, Saronni, Buscatese, Rho, AMSPO, Sestese, Canegratese, Nervianese, Gessate, Bareggese.

 Il presidente Cozzaglio ha illustrato alcuni appuntamenti a breve:

 –     Mercoledì 22 Gennaio, h 20:30 Riunione per Calendario Amatoriale Regionale FCI (c/o Ristorante Civico 0, via della Guzzina 1, Cologno Monzese)

     Venerdì 24 Gennaio, h 20:45, incontro dedicato a Bartali e Bassi  in occasione del Giorno della Memoria,  come “Giusti tra le Nazioni” (c/o Aula Consiliare, Via Manzoni 1, Canegrate)

     Martedì 28 Gennaio,  h 20:30 Riunione Consorzio Pista Alto Milanese poer elezione dirigenza e stesura programma (c/o Velodromo Busto Garolfo); invitate anche società di altre Province

     Sabato 8 Febbraio, h 16:00 Incontro con Atleti, Direttori Sportivi, Società e Genitori per l’illustrazione delle nuove norme per Esordienti ed Allievi, ruolo dei Direttori di Corsa, dei Commissari di Gara e delle Scorte Tecniche (c/o Auditorium “Padre Reina” sala Verde, via Meda 20, Rho)

1-2        Il Presidente Cozzaglio ha illustrato i Bilanci Consuntivo 2013 e Previsionale 2014, segnalando che

              è intenzione del Comitato non raccogliere per il 2014 Contributi Volontari ma di raccogliere

              pubblicità che verrà inserita sia sul sito del Comitato (con modalità in studio) ed in calce alle

nostre comunicazioni.

Ha altresì segnalato l’attività in corso con le istituzioni Comunali di Milano per riuscire ad organizzare attività promozionali in alcuni parchi di Milano abbattendo la burocrazia attualmente necessaria.

Da quest’anno la quota versata dalle società per il supporto personale del CP alla presentazione e ritiro documentazione di gara presso le istituzioni (Provincia, Questura) verrà contabilizzata con tanto di ricevuta fornita alle società stesse.

3             Nel calendario sono stati fatti alcuni aggiustamenti e scambi ma rimangono ancora alcuni punti aperti e specialmente due che richiedono la verifica con la struttura agonistica del CRL:  la società Bareggese che inizialmente aveva previsto la propria gara di Allievi il 14 Settembre, per evitare vicinanze di gare in altra regione chiede che la propria data sia spostata, in alternativa, o al 20 Luglio o al 12 Ottobre; la società Rescaldinese, che ha calendarizzato la gara Allievi per il 18 Maggio, appuntamento oramai storico, si vede in contemporanea con una gara Allievi organizzata a solo pochi kilometri di distanza (Gorla Maggiore) dalla società Canavesi, chiede che la gara di Gorla sia spostata in altra data

                Sarà cura del CP verificare col CRL.

                E’ stata confermata anche l’edizione 2014 della manifestazione promozionale Hiterland che attualmente prevede 9 manifestazioni da Marzo ad Ottobre

 4             Anche per quest’anno si procederà coi Campionati Provinciali:

                –  Campionato Provinciale Esordienti: 1° Maggio – Gessate (2 gare)

                –  Campionato Provinciale Allievi: 8 Giugno – Pessano

                –  Campionato Provinciale Juniores: 20 Luglio – Abbiategrasso

                –  Prove Campionato Provinciale Giovanissimi: 1° Maggio Fuoristrada – Enjoy Bike (da confermare); 17 Maggio Gimkana – Enjoy Bike; 15 Giugno Strada – Dairaghese; 24 Giugno Primi Sprint in Pista – Busto Garolfo;

                Il calendario verrà inviato non appena completo anche della gare amatoriali

5             Le società  V.S. Rho e Nervianese si sono dichiarate interessate ad avere il proprio raduno CT valido per il Campionato Italiano: chiedono di verificare se questo comporta un aggravio di costi in quanto non sarebbero in grado di ulteriori sforzi economici. Sarà cura del CP verificare e dare feedback a breve.